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La storia d’amore tra le donne e le loro unghie ha radici molto antiche

Benché le loro dimensioni siano minuscole, specialmente se paragonate ad altre tele, le unghie sono da sempre considerate superfici invitanti sulle quali esprimere l’estro artistico.
Come testimonia l’ultimo secolo di storia, sono stati fatti enormi passi in avanti nello sviluppo di smalti, strumenti e prodotti per la ricostruzione unghie, portando all’esplosione sul mercato della richiesta di manicure.
La storia d’amore tra le donne e le loro unghie ha tuttavia radici molto più antiche: ve la raccontiamo qui, dalla tintura all’henné fino ai moderni finish metallizzati.

storia 765000 a.C.
Le donne indiane usano una tintura estratta dalla pianta dell’henné per colorare di rosso le unghie e le dita delle mani, simboleggiando in questo modo l’appartenenza a un ceto sociale elevato.

3200 a.C.
Alcuni oggetti in metallo, come coltellini e pinzette, vengono usati per la cura delle unghie.

3000 a.C.
In Cina, le antiche estetiste formulano una lacca per unghie composta da gomma arabica (linfa indurita dell’albero di acacia), gelatina, cera d’api, albume d’uovo e tinture vegetali. Un infuso di orchidea pestata e petali di rosa dona al composto diverse sfumature di rosa, ma il prodotto deve rimanere in posa diverse ore affinché si ottengano risultati visibili.

600 a.C.
In Cina fa la sua comparsa il primo, rudimentale esempio di allungamento delle unghie. La dinastia aristocratica degli Zhou ha l’abitudine di utilizzare delle piccole corazze-gioiello per proteggere le delicatissime estremità delle proprie dita. Indossare queste lussuose protezioni rende chiaramente inadatti al lavoro manuale, indicando così l’appartenenza a un ceto elevato. Le corazze protettive sono in genere decorato con metalli e pietre preziose e adornate con simboli di animali beneauguranti come rane e grilli.

storia 78Medioevo
Noto per essere un periodo buio della storia umana, lo è sicuramente per quel che riguarda le unghie: a giudicare dai ritratti dell’epoca – e anche di molte successive – la manicure standard delle donne è rappresentata da unghie corte e pulite su dita pallide e affusolate.

Tardo ‘700
Maria Antonietta, regina dei francesi, è nota per l’utilizzo ossessivo della “lime à ongles”, una lima per unghie di pietra pomice.

1850
storia 83Nasce lo smalto per unghie sotto forma di pasta in polvere. Il prodotto viene spalmato sul letto ungueale per lucidarlo. Benché prevalga l’ideale vittoriano di bellezza discreta e purezza morale, alcune donne utilizzano furtivamente un balsamo rosato per donare alle unghie una parvenza di colore.

storia
Apre il primo salone per unghie americano, su West 23rd Street a Manhattan. Il salotto della pioniera Mary E. Cobb è incredibilmente chic, con lampadari pendenti e lussuosi tappeti persiani. I tavoli sono allestiti con bacinelle di acqua di rose, più un assortimento di forbici, lime, pennelli e polveri.

1883
Costituita da un foglio di carta abrasiva incollato a una striscia di cartone, a New York viene brevettata da J. Parker Pray la prima limetta di cartone.

1890
Fanno il loro debutto i primissimi bastoncini d’arancio. Monsieur Sitts, personal pedicurist di re Luigi Filippo di Francia, li usa al posto degli strumenti in metallo per spingere le cuticole delle unghie dei piedi del sovrano.

1900
Uno smalto per unghie lucido viene applicato per la prima volta usando un pennello con setole in pelo di cammello, ma il prodotto non viene commercializzato fino al 1914.

1924
Cutex e Glazo sono i primi a produrre uno smalto liquido colorato, usando una vernice simile a quella utilizzata per le carrozzerie delle automobili. Le signore più sfrontate applicano il rosa velato su più strati sovrapposti, per ottenere un effetto più pop.

storia
Negli Anni ’20 le ragazze iniziano ad emanciparsi, scoprono le braccia, indossano abiti e gioielli vistosi e si colorano le labbra con il rossetto rosso. Anche la manicure si fa colorata. Nel frattempo, Cutex lancia sul mercato il primo remover a base di acetone sicuro per l’uso domestico. Seguirà nel 1934 il “Cutex Oily Polish Remover”, arricchito con un potente siero in grado di mitigare l’effetto disidratante dell’acetone.

1931
L’85% delle studentesse di college ammettono di usare lo smalto.

storia
Dopo aver venduto smalti per conto dell’azienda del New Jersey Elka, l’imprenditore Charles Revson lancia il brand Revlon, insieme al fratello Joseph e al chimico Charles Lachman, dal cui cognome deriva l’appellativo dell’azienda. Lucido e duraturo, lo smalto Revlon è una rivoluzione: la sua formulazione a base di pigmenti colorati – e non più di tintura – copre le unghie invece di macchiarle.

Metà Anni ’30
Le prime unghie artificiali, chiamate anche “unghie rimovibili”, vengono presentate durante le fiere di settore.

storia
La Seconda Guerra Mondiale si avvicina e in America sale il patriottismo. Cutex lancia i colori “On Duty” e “Alert”. Elizabeth Arden lo imita nel 1944 con “Montezuma Red”, ispirato al color cremisi delle divise delle donne Marines.

Anni ’50
I saloni sono orgogliosi di presentare il primo asciuga-smalto a getto d’aria, capace di accorciare notevolmente i tempi di asciugatura, rendendo felici moltissime donne impazienti in tutto il mondo.

storia
Fred Slack Jr., un dentista, si taglia un dito mentre sta lavorando. Usando un foglio di alluminio, crea una piattaforma per riparare l’unghia con un miscuglio di monomero e polimero a uso dentale. È nata la prima nail form. Più avanti, Fred Slack III e suo figlio Rick svilupperanno acrilici e gel per unghie, fondando la Nail Systems 1987, oggi nota come NSI.

Lo stesso anno compare sul mercato lo smalto “a pressione”; sarà un buco nell’acqua.

Anni ’60
La diva del cinema Brigitte Bardot porta alla ribalta uno stile sexy, naturale e selvaggio. Revlon risponde lanciando nuovi colori dalle tonalità meno artificiali, come “Naked Pink” e “Blasé Apricot”. Gli Swinging Sixties vedono svilupparsi anche le prime fibre di lino per unghie.

Anni ’70
Nasce il glitter, sulla scia delle luci da discoteca. Diventano popolari le tip.

1972
Nuove e migliorate tecniche di lavorazione dell’acrilico e una più vasta disponibilità di colori permettono la creazione di manicure “ombré” – con una tonalità scura sul pollice che va via via degradando dito per dito, fino a un rosa pallido – per dive come Mary Tyler Moore e Lucille Ball.

storia
Lou Reed esibisce un trucco punk e unghie color onice.

1978
Jeff Pink, fondatore di Orly International, cambia per sempre il panorama nail donando alle unghie di modelle e attrici un look versatile da abbinare a ogni outfit: nasce il Natural Nail Look, costituito da un letto ungueale rosato sormontato da una lunetta bianca. Prenderà il nome di French Manicure dopo il successo ottenuto alle sfilate di Parigi.

1979
Il dentista Stuart Nordstrom ha una rivelazione sentendo una paziente commentare che il materiale usato per le capsule dentali provvisorie ha lo stesso odore delle unghie di porcellana. Il risultato? La linea SolarNail Sculpting Liquid & Powder, il primo prodotto per allungamento naturale e capace di non ingiallire.

storia Anni ’80
Nascono i gel per unghie, che stentano a diffondersi negli USA ma raggiungono invece una grande popolarità in Europa e Asia. Le fibre di seta e fiberglass per unghie diventano una realtà.

1981
Sassy Queens, nata Essie Weingarten, dà il suo nome a una linea di smalti a Las Vegas, conquistando fin da subito celebrità come Joan Rivers. Lo smalto di debutto, Blanc, viene lanciato poco dopo.

1982
Nello studio dentistico di George Schaeffer si fa una scoperta strabiliante: la ceramica dentale usata per le protesi è perfetta per ricostruire le unghie. Con la cognata Suzi Weiss-Fischmann, George Schaeffer fonda OPI.

1985
Piccole protesi per unghie già colorate e adesive vengono lanciate da Lee Pharmaceuticals, ma la loro applicazione a pressione le rende poco stabili. Non avranno successo.

storia Anni ’90
Nascono i gel soak-off, che conquistano subito il mercato nonostante il processo di rimozione sia ancora abbastanza complicato.

storia
L’Association of Electric File Manufacturers (Associazione dei Produttori di Frese) intraprende una missione formativa per far capire alle tecniche l’importanza di questo strumento.

2000
In Giappone, abilità tecnica ed estro artistico convergono: nasce la NailArt, che in poco tempo contagia tutto il mondo. I migliorati sistemi UV e i sempre più vari prodotti per l’allungamento e la scultura permettono alle giovanissime artiste delle unghie di creare vere e proprie opere d’arte.

2002
L’esercito americano introduce una modifica al dress code militare, includendo una clausola che vieta esplicitamente smalti dai colori “estremi” e NailArt.

storia
Gelish raggiunge il successo internazionale; CND lancia Shellac.

storia OGGI
Le attività legate alla cura e all’abbellimento delle unghie sono al culmine. Le forme possibili sono sempre di più, così come i finish, da quello cromato a quello matte, passando per l’effetto-sabbia, l’effetto-caviale, l’effetto-pelle. I sistemi gel sono usciti dai saloni per sbarcare nelle case. La NailArt esprime l’umore e la personalità delle donne. Il futuro del settore nail non è mai stato così luminoso.

Il ClubEstrosa vi aspetta in negozio da Silvanaè con tante novità sulle unghie

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