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Cosa respirano i tuoi capelli? “Libera la cute dalle polveri sottili”

Non tutti sanno che l’inquinamento atmosferico e lo smog possono danneggiare anche i capelli, provocandone addirittura la perdita.

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Il fusto dei capelli  è come una spugna, che assorbe tutto quel che c’è nell’atmosfera attraverso la cuticola esterna, compresi odori, fumo di sigaretta, polveri sottili, metalli pesanti, gas di scarico e tutto ciò che inquina l’aria delle nostre città.

Il danno degli inquinanti è duplice: estetico, ma non solo. Le sostanze nocive si depositano sui capelli e vengono assorbite, rendendoli opachi e destrutturati, perché le cellule delle cuticole esterne protettive perdono la loro compattezza. Il risultato? Chiome più fragili, indebolite e che si spezzano con facilità. Le giornate nebbiose, poi, aumentano la destrutturazione e favoriscono la penetrazione degli agenti inquinanti.

Le sostanze tossiche assorbite dai capelli si depositano sul cuoio capelluto, provocando irritazioni e dermatiti. La situazione peggiora in inverno, quando ozono, PM10 e monossido di carbonio sono alle stelle e il grado maggiore di irritazione si osserva nei giorni in cui i livelli degli inquinanti toccano le punte massime. “Le parti esposte del corpo sono sottoposte al danno dell’inquinamento: a soffrire di più sono la pelle del cuoio capelluto, del viso e delle mani. In particolare, il cuoio capelluto è a grave rischio di infiammazione causato dall’inquinamento, con possibili conseguenze di malattie della cute e perdita dei capelli. In questi periodi bisognerebbe valutare lo stato di infiammazione del cuoio capelluto e controllare l’igiene con lavaggi  da effettuare  con shampoo specifici  e con  peeleng da effettuare costantentemente sul cuoio capelluto”.

Quindi fondamentale è effettuare un pre- shampoo, che rimuove di accumuli di cellule che non esfoliano spontaneamente, si comincia così ad eliminare tutte le impurità con uno scrub e idrata la cute con maschere dermopurificanti.

Buona regola è lavare spesso i capelli. La frequenza giusta dello shampoo va da un lavaggio quotidiano a tre alla settimana. “Meglio una volta in più che in meno  e, specie per chi abita in città, è consigliabile lavarli al massimo ogni 3 giorni. Che i lavaggi troppo frequenti danneggino i capelli è un mito da sfatare”. Al contrario, “fare spesso lo shampoo con il prodotto a pH neutro e con l’indicazione ‘per lavaggi frequenti’ è la prima mossa per allontanare, oltre allo sporco, anche le sostanze inquinanti”. Una spazzolata energica, invece, può essere dannosa, perché favorisce la rottura del capello, se questo è già destrutturato per via dell’inquinamento.

E’ importante usare maschere e balsami che mantengano compatta la cuticola esterna, riducendo la penetrazione degli inquinanti e proteggendo il fusto. Ottimi i prodotti a base di sostanze ristrutturanti della cheratina, come gli aminoacidi taurina e ornitina, sostanze chelanti che ‘catturano’ gli agenti nocivi, trasportandoli via con il risciacquo, e qualche principio attivo che riduca l’infiammazione della pelle.

Un consiglio è proteggere la testa con un cappello quando si esce di casa, anche per evitare dannosi sbalzi di temperatura. “Soprattutto chi passa molto tempo all’aria aperta  non deve dimenticarsi di indossare un cappello, così si riduce il contatto tra la capigliatura e le sostanze inquinanti”. Inoltre: “Le temperature più dannose alla cute sono quelle più fredde, ma in questo periodo la secchezza dell’ambiente è un problema serio per la pelle, che non deve essere sottovalutato”.

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